Aprire un attività commerciale: quali gli errori da non fare? Lo abbiamo chiesto a Fabrizio Baldassarri, esperto del team Bizcovery in Management Turistico. Un consulente che ha acquisito sul campo le sue competenze, perché è titolare di un relais di lusso e ha lavorato fin da giovanissimo studente nelle attività turistiche di famiglia.
Ecco i 5 errori da non commettere (e che in tanti purtroppo fanno): la posizione sbagliata, contare solo su finanziamenti esterni, poca sintonia con i soci, poco controllo sull’attività, collaboratori inadatti.
Vediamoli uno ad uno con Fabrizio.
1. Posizione sbagliata.
Il mio primo consiglio è di analizzare con attenzione il luogo in cui aprire, verificando quante e quali sono le attività concorrenti nelle vicinanze e quali sono i flussi di passaggio del pubblico.
Mi ricordo il caso di un bar che dopo aver scelto il locale perché gli piaceva, con un prezzo di locazione vantaggioso, fatte partire tutte le pratiche, ha scoperto che a 400 metri c’era un altro bar, pressoché identico nel format.
Oppure, il caso di un negozio di abbigliamento che ha preferito investire di meno nell’affitto, in posizione decentrata, per migliorare l’interior design del locale, salvo poi rendersi conto che la posizione scelta non garantiva un’adeguata visibilità al marchio. Questo è stato fonte di problemi successivi. Quindi, scegliete con cura la location.
2. Contare solo sui bandi.
In fase iniziale, è necessario avere un capitale proprio da investire. L’autofinanziamento dovrebbe essere sempre almeno intorno al 60-70%. Può essere poi integrato con agevolazioni di vario tipo, da bandi a fondo perduto a finanziamenti agevolati, ma questi devono rappresentare solo una parte dell’investimento.
Ho visto molte attività partire solo perché c’era un bando, salvo poi non riuscire a costruire un modello di business sostenibile nel tempo. Il capitale proprio, inoltre, è un modo per dimostrare ai prestatori la volontà di impegnarsi nella buona riuscita dell’attività, ed è quindi un segnale di garanzia e sicurezza.
3. Trovare soci con cui c’è poca sintonia.
Individuare le persone giuste con cui partire è fondamentale. Per esperienza, la cosa migliore è quella di avere le due (o più) parti in società con distinte specializzazioni. Ad esempio un socio che segue il lato amministrativo e contabile, si integra perfettamente con chi ha esperienza pregressa di conduzione dello stesso tipo di attività. Questo permette anche di dividersi i ruoli, e di conseguenza, attività e responsabilità della gestione.
L’altro consiglio, forse banale ma mai troppo ripetuto, è di mettersi in società con persone che si conoscono bene e con le quali c’è una certa affinità. Sono parecchi i casi in cui le attività vanno male per litigi continui. In questi casi, solitamente, si cede per “sfinimento”, e una delle due parti abbandona il progetto, mettendo a rischio l’intero business.
4. Mantenere uno scarso controllo sull’attività.
I primi mesi sono cruciali per capire la direzione che prenderà il business. È in questa fase che l’attività si interfaccia con il mercato e con i clienti “reali”, uscendo dai fogli di progetto e dal business plan.
È necessario che l’imprenditore abbia un controllo diretto nell’attività e non perda consapevolezza dell’operato dei propri collaboratori, apportando correttivi in corso d’opera, definendo i processi e comprendendo se i prodotti e i servizi offerti vengono apprezzati dalla clientela.
5. Scegliere collaboratori inadatti.
Le competenze sono fondamentali, in tutti i ruoli. Così come le capacità personali e comunicative. La persona giusta al posto giusto può fare la differenza.
Nella “formula del successo” di molte attività turistiche e commerciali c’è sempre la “persona”. Una receptionist garbata e solare, un barman bravo e socievole, un cameriere simpatico e professionale…sono i piccoli dettagli che vengono apprezzati dai clienti.
È bene che un imprenditore scelga con cura i propri collaboratori, ponendo sì l’attenzione sull’esperienza e sulle competenze, ma anche sulla capacità di farsi “amare” da colleghi e clienti.
Se sei in fase di valutazione o di apertura di un’attività commerciale, il team Bizcovery può aiutarti a fare le scelte giuste. Contattaci per una valutazione gratuita del tuo progetto!